Mostre fotografiche

Stiamo preparando per voi la mostra Verso quale sviluppo?

È attualmente disponibile la mostra I più bei fiori dell’Africa.

Per saperne di più pubblichiamo il testo scritto dai nostri volontari che l’hanno
ideata e realizzata…
I più bei fiori dell’Africa
Non siamo fotografi e probabilmente non lo diventeremo mai. Le foto selezionate non hanno nessuna pretesa di rappresentare un fatto estetico; tuttavia i paesaggi straordinari e la bellezza primitiva del popolo africano sono certamente ammalianti…
“I primi scatti della mia vita risalgono proprio alla prima permanenza africana. Era l’estate del 2007 quando decisi di partire per il Burundi e di portare con me una macchina fotografica. Sapevo che sarebbe stato importante tornare in Italia con delle testimonianze visive di quell’esperienza, ma non potevo immaginare quanto quel viaggio avrebbe cambiato la mia vita, dove mi avrebbe condotta e soprattutto non potevo immaginare che una parte di me sarebbe rimasta in quella terra per sempre…”, scrive Vanessa.
Insieme a queste foto troverete anche delle foto realizzate da Tonino Procaccini in Congo.
Uniti dal medesimo percorso e soprattutto dallo stesso spirito, abbiamo
deciso di unificare due mostre in una e dedicarle alla memoria di uno straordinario missionario dei nostri tempi, il padre comboniano Gianni Nobili.. Tonino e padre Gianni si sono conosciuti nel 1971, quando il diciannovenne Tonino partì come volontario in Burundi. Da allora, fraternamente insieme in Kenya, poi ancora Burundi, Uganda e infine in Congo.
“Tutto nasce dai miei pensieri notturni, miei e di Gianni – spiega Tonino – quando eravamo un po’ acciaccati ma felici a Dondi e concordavamo nel voler vivere l’altrui sofferenza con forza e amore, ma stanchi di veder rappresentare l’Africa con tristi, dolorose e spesso violente immagini.
Abbiamo quindi pensato che era giunto il momento di una nuova proposta,
rappresentare l’Africa attraverso i fiori”.
” Nella mostra – afferma ancoraTonino – ho voluto anche trasmettere l’immagine di un giovane Gianni che si è fatto pane spezzato per tutti noi e per i più poveri, illuminando la loro e la nostra vita con i suoi impareggiabili insegnamenti”.
Le foto selezionate presentano per lo più momenti di vita quotidiana e
rappresentano per noi  il tentativo di raccontare la nascita di un legame affettivo indissolubile e di stabilire un’efficace relazione d’aiuto con un popolo dilaniato da una terribile guerra, dal triste primato di un drammatico livello di povertà…
Abbiamo volutamente escluso delle immagini troppo cruente di bambini denutriti e adulti ammalati di lebbra, per rispetto della dignità e della sofferenza indicibile che esprimono.. Sono immagini indelebili nella memoria e inevitabilmente ci accompagnano ovunque.
Allora perché ci ostiniamo a tornare? Esiste davvero il “mal d’Africa”?
Esiste la consapevolezza di aver sempre ricevuto un bagaglio molto più prezioso di quello che si è riuscito a donare..
Esiste il privilegio d’aver toccato la carne di Gesù nella carne dei più poveri, dei non voluti, dei non amati..
Esiste la certezza che, come disse padre Gianni,  “anche se l’Africa è un continente che sanguina da mille ferite, rimane un enorme bacino di energia vitale e di speranza per tutta l’umanità“.
Vi invitiamo a scovare tali risposte nelle immagini qui esposte, ad incontrare nei volti dei bambini burundesi e dei bambini congolesi, i volti dei nostri figli, delle nostre sorelle e dei nostri fratelli più piccoli..
Sono volti che per noi hanno un nome e una storia da raccontare, troppo spesso drammatica, troppo spesso segnata dalla perdita dei propri familiari e dalla sofferenza.
Sono volti di una purezza indescrivibile e dove, nonostante tutto, sbocciano sorrisi meravigliosi, i più bei fiori dell’Africa…
Vanessa Renato
Tonino Procaccini